giovedì 19 settembre 2013

Destre. L'inadeguatezza di una foto sbiadita contro la ricostruzione del centrodestra

L'Officina Italia lanciata da Giorgia Meloni la settimana scorsa ha fatto esplodere il grande dibattito sul futuro della destra italiana. In verità qualcosa del genere era già iniziata in estate, spinta sopratutto da Storace e Poli Bortone e parti di Fli, ma rispetto alle discussioni estive -da cui la Meloni si è elegantemente tenuta fuori- il progetto di Officina Italia presenta delle caratteristiche del tutto nuove che hanno acceso l'entusiasmo di molti, ma sono andate di traverso a qualcuno. La Meloni, abituata al mestiere di leader dagli anni alla guida di Azione Giovani, è stata chiara: il suo partito, Fratelli d'Italia, non è interessato a ressemblement degli "0," con i colonnelli (e graduati vari) che la guardano da destra. Quello dell'ex Ministro della Gioventù non è però un aut aut a chi viene da destra (non avrebbe senso), piuttosto le basi che sta cercando di porre sono rivolte ad una "cosa vera" (non "nera") che possa mettere insieme sia la destra sociale che i popolari-conservatori che vogliono guardare oltre il crepuscolare orizzonte berlusconiano. A chiarire ulteriormente la mission del nuovo progetto ci ha pensato la stessa Meloni, ieri sera, subito dopo il video-messaggio di Berlusconi: "Il ritorno a Forza Italia chiude definitivamente l’esperienza del Popolo della Libertà, che non era nato per essere solo la fusione di Forza Italia e Alleanza nazionale ma la sintesi delle molte anime del centrodestra. Sono stati tanti gli esponenti della storia della destra, uniti ai cattolici, laici, riformisti liberali, che hanno scelto di aderire a quel progetto e che oggi, con questo ritorno al passato, non hanno più cittadinanza nel partito fondato da Berlusconi vent’anni fa e per i quali si apre un problema di rappresentanza. È a loro che Fratelli d’Italia rivolge il suo appello -continua la Meloni- proseguiamo insieme quel viaggio togliendoci la soddisfazione di costruire quel centrodestra partecipato, radicato, strutturato, efficiente e onesto che gli italiani desiderano. Officina per l’Italia è lo strumento che mettiamo a disposizione. Vogliamo ripartire dai contenuti e trasformarli in un manifesto politico e culturale, alto ma anche operativo, capace di dare rappresentanza a quella che è una maggioranza culturale in Italia e conferire pari dignità a tutte le diverse sensibilità del centrodestra".
A guardare bene, l'operazione di FdI molto simile a quella di An nel '95, andare oltre la sola destra post-fascista e aprire le porte ad un'altra destra, quella popolare, guardando un po' al modello spagnolo, dove popolari ed ex franchisti militano nello stesso partito. Molti guardano con favore al progetto, altri no. Gli altri (Storace e altri movimentini a destra) chiedono a gran voce un partito di sola destra, guardando alla parola centro come si trattasse di una chimera, tanto che, continuando le analogie con il '95, sembra essere tornati alle tesi di Rauti contro An (ma almeno lui faceva perchè figlio di un'altra tradizione e di un'altra era). C'è molta confusione a destra, non si capisce bene a cosa dovrebbe condurre la riedizione di una destra "menefrego" alle porte del 2014. I risultati li abbiamo già visti in passato, dopo la caduta del muro di Berlino gli elettori hanno sempre punito gli eccessi ideologici, dalla segreteria Rauti dell'Msi, passando per la Fiamma Tricolore, arrivando a La Destra, appunto, di Storace. Molte polemiche, un po' caciottare a dire il vero, sembrano abbastanza strumentali, perchè chi chiede lo scongelamento del simbolo di Alleanza Nazionale, proponendo al contempo una destra sociale tout court, dimentica che i tempi d'oro della creatura politica nata a Fiuggi furono proprio quelli (come già ricordato) dell'apertura ad un modello di destra plurale senza bava alla bocca; e poi bisogna dirlo, dal '93 al 2006 Fini fu il pilota indiscusso di quella bella macchina arrivata nel '96 al 16%; dopo è arrivato il suicidio politico dell'uomo di Montecarlo. Quindi, chi parla di destre dure e pure o ha dimenticato tutto ciò o è in malafede. Forse come detto da qualcuno, chi pretende ritorni alla fiamma ha solo "nostalgia" del vecchio seggio a Montecitorio, Palazzo Madama o Strasburgo.

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