Mascali è pronta?
Al momento certamente no.
Piazza Duomo è il manifesto di una città abbandonata da anni a se stessa: dove un tempo c’erano aiuole per palme e fiori adesso trovano posto solo erbacce e la pavimentazione risalente ancora a quella della costruzione della città nel periodo fascista, è in molti punti divelta con conseguenti rischi per i pedoni e anche per le sospensioni delle vetture. Andando più in periferia molti cittadini lamentano la presenza sempre più crescente di ratti e cani randagi che rendono la loro vita poco sicura soprattutto dal punto di vista sanitario.
Spostandoci verso il mare, quindi verso quella che un tempo era la “rigogliosa” Fondachello, il panorama è ancora più deprimente. I primi weekend di sole che hanno portato al mare migliaia di persone, sono stati un valido test per capire quel che sarà l’estate 2014 dal punto di vista della gestione dei rifiuti. Ebbene, molte strade sono state invase dalla spazzatura, arrivando quasi a limitare il traffico veicolare. E’ anche una questione di civiltà, vero, ma bisogna far notare che lungo tutto il territorio mascalese, così come in tutti gli altri comuni dell’ex Ato Joniambiente, due anni fa sono stati ritirati i cassonetti della spazzatura in modo da dare il via alla raccolta differenziata porta a porta, progetto poi morto in culla per varie vicissitudini sempre legate alla mala politica (e a quello che le ronza intorno). A Fondachello qualche cassonetto è stato lasciato, ma ciò non basta per accogliere le notevoli volumetrie di rifiuti che si raccolgono nella frazione marinara durante l’estate. Antonio, un villeggiante residente lungo la parallela di Via Spiaggia ci ha raccontato la sua difficile condizione: “E’ un film che si ripete ogni anno. Stiamo pensando di lasciare Fondachello e andarci a fare una vacanza, magari un po’ più breve, altrove. Qui non si può stare! E’ normale dovere stare con tutte le porte e le finestre chiuse, di notte e di giorno, per non far entrare la puzza insopportabile delle montagne di spazzatura lungo la strada? Oppure - continua il villeggiante- è normale che ai lati e al centro della carreggiate vi siano rovi di spine e sterpaglie che giorno dopo giorno si prendono sempre più spazio? L’altra notte hanno dato fuoco a tre aiuole spartitraffico di grandi dimensioni, sembrava di stare a Beirut sotto i bombardamenti. Per quale oscuro motivo paghiamo le tasse? Vorrei che qualcuno me lo spiegasse. I commissari hanno il dovere di tutelare la salute pubblica e la salubrità dell’ambiente! Risolvano questa situazione!”.
E in effetti sono molti in città ad essere delusi dall’operato dei Commissari insediatisi dopo lo scioglimento del Comune per mafia. Questi ultimi oltre ad avere il dovere di riportare il Comune ad una condizione di legalità, dovrebbero avere anche il dovere di rendere la città vivibile e attrattiva.
Insomma non c’è pace per l’ex capoluogo dell’antica Contea, se prima era sporco nei palazzi del potere, oggi è sporchissimo fuori, e i mascalesi arrabbiati, stanchi e avviliti -come sempre- restano a guardare.
AC, I Vespri, 21/06/2014
IL REPORTAGE
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