sabato 7 giugno 2014

La notte in cui Giarre Contemporanea divorziò da Giarre reale

Piazza Duomo gremita per la notte bianca della Pro Loco
Molte volte ci è capitato da queste pagine di raccontarvi di una Giarre intorpidita da anni di inesorabile declino economico e culturale. Oggi, invece, c’è da commentare una manifestazione, la notte bianca, che probabilmente di culturale aveva poco, ma che ha avuto il merito di far sentire Giarre città viva per una notte.
Poco importa se i cittadini locali e forestieri fossero 20.000 o più realisticamente intorno a 10.000, la manifestazione organizzata dalla Pro Loco retta da Salvo Zappalà ha lanciato un messaggio chiaro: Giarre può ancora essere un polo attrattivo di promozione commerciale e turistica.
Certo, tutto è migliorabile, e allora si potrebbe dire che prima di ogni cosa eventi così grandi andrebbero concertati e condivisi con i Comuni viciniori, sia dal punto di vista logistico (vedi viabilità) sia dal punto di vista della cassa di risonanza che potrebbe sviluppare un intero comprensorio jonico compatto nella promozione del proprio territorio. E poi eventi come la notte bianca andrebbero inseriti in un circuito di più ampio respiro rispetto alla ristretta utenza “provinciale”, ma a questo punto bisognerebbe far notare quanto Giarre sia indietro rispetto allo sviluppo di strutture ricettive e congressuali che praticamente non esistono. Una città che vuol essere polo attrattore di un turismo non mordi e fuggi, quindi un turismo commerciale e/o congressuale non può certamente poggiarsi su Sala Romeo, Sala Messina e su qualche bed&breakfast.
Tornando all’analisi della notte bianca giarrese, si può dire che l’altro dato emerso oltre al grande successo di pubblico è stato il simbolico divorzio tra la “Giarre contemporanea” di sindaco e amministrazione -assenti alla manifestazione- e la Giarre reale di migliaia di cittadini che hanno voluto trascorrere in serenità una serata di fine primavera senza più pensare alla campagna elettorale e alle beghe della politica.
Ecco, il sindaco, che non è un politico (e si vede), è certamente una persona determinata e orgogliosa, gli va riconosciuto, ma quel che dovrebbe essere chiaro al primo cittadino è che il suo status istituzionale lo obbliga e lo onora a essere principal sponsor di qualsiasi attività meritoria che promuova l’immagine e lo sviluppo della comunità giarrese. Un sindaco vero non fa “figli e figliastri” in base all’appartenenza politica dell’organizzatore della manifestazione, perché disertando la notte bianca, magari considerata dal suo ambiente come una cosa un po’ “trash”, ha preferito stare con la Giarre delle partigianerie ad ogni costo contro la Giarre che vorrebbe andare oltre la palude di questi duri anni di crisi. In questo senso è stato da esempio l’atteggiamento della Confcommercio; chi ha buona memoria ricorderà che quando qualche anno fa Salvo Zappalà lanciò per la prima volta l’iniziativa della notte bianca, i commercianti non la presero bene e boicottarono in massa la manifestazione. Oggi, i commercianti andando oltre le storiche diatribe con la Pro Loco hanno capito che la potenzialità dell’evento notte bianca può essere di sostegno al loro settore, ed infatti moltissimi esercizi sono rimasti aperti fino a tarda notte.
Insomma Sig. sindaco, ma ne vale davvero la pena continuare questa perpetua e svilente campagna elettorale che relega all’oblio coloro che non l’hanno sostenuta nella sua scalata al potere?
E se le sue assenze ad ogni evento di qualsiasi natura organizzato da suoi passati o attuali avversari non fossero motivate da “questione politiche”, come certamente Lei sosterrà, la giustificazione non potrà essere neanche quella della non condivisione del “gusto” o dello “stile”, perché un sindaco non è il censore degli usi e dei costumi dei propri cittadini. Anzi, se vogliamo dirla tutta, è difficilmente catalogabile alla categoria dello stile “l’ospitata culturale” in campagna elettorale -quella sì- di Franco Battiato che venne a Giarre per dire che quelli del Pdl avevano una “faccia da co….”.

(A.C. - I Vespri, 07/06/2014)

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