Nel parterre degli ospiti, tra gli altri, era presente un’importante delegazione dell’Ars rappresentata da: Nello Musumeci (capo dell’opposizione - Lista Musumeci), Anthony Barbagallo (Partito Democratico) e Giancarlo Cancelleri (MoVimento 5 Stelle).
Come ha avuto modo di sottolineare la Dott.ssa Patanè, i dati sono tristemente noti, la disoccupazione giovanile in Sicilia supera il 50% ed è in costante aumento il numero di giovani che non riescono ad inserirsi o reinserirsi nel mondo del lavoro; crescono in maniera esponenziale anche i giovani “rassegnati e sfiduciati”, i “neet” (cioè coloro che non studiano e non cercano lavoro).
Andrea Milazzo, presidente della CNA di Catania ha spiegato invece come sia impossibile fare impresa in Italia, poiché, nonostante gli interventi in favore dell’occupazione (L.407/90, apprendistato, ect), il peso fiscale complessivo ha superato il 68% e per questo motivo in Sicilia dall’inizio della crisi ad oggi hanno chiuso i battenti centinaia di migliaia di imprese.
Come combattere questa situazione? Secondo la Patanè una grossa mano verrà dal progetto anti-disoccupazione finanziato dall’Unione Europea, il piano“Youth Guarantee” (Garanzia Giovani).
Attraverso il Piano per la Garanzia Giovani l'Italia attuerà misure volte ad assicurare che i giovani di età compresa tra i 15 e i 24 anni ricevano una formazione adeguata alle loro attitudini e vengano opportunamente sostenuti ed indirizzati verso il mondo del lavoro. A partire dal 2014 i giovani saranno coinvolti, tra l'altro, in attività di sensibilizzazione, informazione e orientamento fin dalle scuole, verranno rafforzate le azioni nei confronti di coloro che hanno abbandonato, o rischiano di abbandonare, la scuola, verrà garantito un colloquio personalizzato sulle prospettive di studio e di lavoro, non solo dipendente. Con i fondi europei della Youth Employment Initiative e del Fondo Sociale saranno poi attivati percorsi di alternanza studio/lavoro, di avviamento al lavoro, di apprendistato, di tirocinio e di auto-imprenditorialità.
L’intervento di Giancarlo Cancelleri (M5S) è stato uno dei più apprezzati. Il parlamentare pentastellato ha attaccato le inesistenti politiche di programmazione del Governo Crocetta ed ha bollato come inutili ed inefficaci i finanziamenti per i “Cantieri Sociali”: “diamo un’elemosina a gente che ha bisogno per tre mesi, e poi? Servono interventi strutturali per favorire solidi interventi in favore del lavoro”.
Nello Musumeci (Lista Musumeci) ha criticato Crocetta, reo di non portare in aula alcun provvedimento volto allo sviluppo dell’isola. Per Musumeci, inoltre, uno dei motivi della crisi del commercio siciliano sono i centri commerciali, poiché per questi ultimi non vi è stata alcuna regolamentazione volta a limitarne la proliferazione, ciò secondo l’ex Presidente della Provincia di Catania ha ucciso il tessuto siciliano delle piccole imprese.
Anthony Barbagallo (Partito Democratico) ha invece difeso -seppur parzialmente e in maniera non convintissima- il Governo Crocetta, dicendo che si sta cercando di fare il possibile con risorse molto ridotte. Secondo l’ex lombardiano il Pd farà il possibile per stimolare Crocetta a programmare serie politiche di sviluppo.
(Alberto Cardillo - I Vespri, 23/11/2013)
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