sabato 23 novembre 2013

Giarre. 75/bis (raddoppio canone acqua), monta la rabbia dei giarresi: “E’ un aumento ingiusto ed ingiustificabile”

Gli osservatori più attenti avevano capito già un anno fa che la 75/bis oltre ad essere un imbroglio era una bomba ad orologeria per i bilanci familiari di migliaia di famiglie giarresi.
Qualcuno denunciò, ma ad ascoltare furono in pochi, quasi nessuno. I giarresi capiranno con compiutezza quando riceveranno le bollette, così si disse all’epoca, ed effettivamente così è stato.
In questi giorni è esplosa la rabbia di migliaia di giarresi che non vogliono sentirne di pagare l’ennesimo aumento tributario per coprire le falle del bilancio comunale; falle create dalla stessa politica che chiede sacrifici.
In questo contesto si inserisce la petizione online lanciata sul gruppo Facebook “I Vespri - Pagina Jonico-Entea”, la quale in poco più di 24 ore ha raggiunto oltre un centinaio di adesioni.
Oggetto della petizione è la richiesta indirizzata al Sindaco di ritirare la determina 75/bis.
“Nei giorni scorsi -si legge nel testo della petizione- i giarresi hanno ricevuto le bollette dell'acqua, scoprendo che il costo del servizio idrico era raddoppiato!
Il clamoroso aumento è dovuto alla "famosa" determina 75/bis voluta dall'ex Sindaco Sodano per evitare il dissesto finanziario del Comune di Giarre. Da allora sono stati in molti ad evidenziare come quest'atto amministrativo presentasse evidenti profili che inducevano a ragionevoli dubbi sulla validità legale dell'atto.
A metà novembre sui dubbi di validità e legalità, è arrivata la conferma della procura che sulle modalità che hanno portato all'adozione della 75/bis ha notificato un avviso di chiusura indagine a carico dell'ex Sindaco e del dirigente finanziario.
A questo punto, chiediamo al Sindaco Roberto Bonaccorsi di ritirare immediatamente quest'atto che oltre ad essere sotto la lente della giustizia ha gettato nella disperazione migliaia di giarresi che ogni giorno combattono con la più grande crisi dal dopoguerra ad oggi”.
Molti i cittadini che insieme alla loro firma hanno voluto lasciare anche il loro commento sulla questione, Salvatore dice: “Siamo al collasso non occorre infierire ulteriormente”, mentre Eliana spiega che “aumentare una tassa del 100% è assolutamente vergognoso ed anche se non si è il diretto responsabile, non cercare di porvi rimedio è inaccettabile”.
Nel frattempo il Sindaco ha cercato di calmare le acque affermando che non può ritirare la determina -siamo sicuri? Eminenti amministrativisti affermano il contrario- e che si è adoperato per rateizzare il costo del canone. Come se un medico una volta essersi accorto di aver dato al proprio paziente una pillola gravemente sbagliata, prescrivesse nuovamente la stessa pillola però divisa in due; alla fine il paziente, anche se più lentamente, muore lo stesso.

(Alberto Cardillo - I Vespri, 23/11/2013)

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