sabato 23 novembre 2013

Giarre. Giochi d’astuzia e di società a Giarre Contemporanea

Movimenti carsici attraversano il consiglio comunale di “Giarre Contemporanea” , nella seduta della settimana scorsa, tre consiglieri di gruppi di opposizione, Salvo Zappalà –all’insaputa del collega di gruppo nunzio Musumeci-, Giovanni Gulisano e Gabriele di Grazia –questi ultimi componenti di gruppi uni personali- danno vita ad una federazione –fatto inusitato- dal nome “Progetto Giarre”,ma la notizia del giorno è stata la costituzione di un nuovo gruppo consiliare in seno alla maggioranza denominato Art.4 . La nuova formazione, omonima di quella costituita all’Assemblea Regionale Siciliana, ivi presieduta dall’On. Sammartino, è composta da Raffaele Musumeci, che si trasferisce, al momento, sugli scanni della maggioranza e da Carmelo Strazzeri, che già vi sedeva. Come avviene all’ARS dunque Art. 4 nasce dall’ adesioni di eletti in altre liste, segnatamente Musumeci in “Vitale per Giarre” e Strazzeri in “Rilan Giarre”, effettuando la meritoria opera di soccorso al vincitore. Appare chiaro come nel consiglio comunale di “Giarre Contemporanea” si giochi una partita di posizionamento, talvolta per osmosi con la politica regionale e chissà nei prossimi giorni con gli eventi della politica romana. Ciò a tutto discapito dell’attività di indirizzo politico e dell’attività di controllo, che l’assemblea rappresentativa deve per sua natura esercitare nei confronti di Sindaco e Giunta, i quali come organo esecutivo sono posti a capo dell’apparato amministrativo. Ma nella Giarre Contemporanea è tempo di giochi d’astuzia nello scacchiere del consiglio, e di grandi giochi di società – e di consorzio- dove a turno nomi eccellenti siedono sulla poltrona rimasta libera, finché ve ne sarà una, come in un gioco di tenera infanzia. Sotto il tappeto resta la polvere, la polvere del dissesto infamante –per chi lo procura o per chi lo dichiara?-, che si preferisce scacciare come un pensiero cattivo, mentre i suoi costi vengono scaricati sui cittadini –quale sarebbe se non questo il significato dell’aumento del 100% del canone dell’acqua?- preservando da responsabilità pericolose i politici di ieri, che sono anche quelli di oggi.

D.L.

Giarre. 75/bis (raddoppio canone acqua), monta la rabbia dei giarresi: “E’ un aumento ingiusto ed ingiustificabile”

Gli osservatori più attenti avevano capito già un anno fa che la 75/bis oltre ad essere un imbroglio era una bomba ad orologeria per i bilanci familiari di migliaia di famiglie giarresi.
Qualcuno denunciò, ma ad ascoltare furono in pochi, quasi nessuno. I giarresi capiranno con compiutezza quando riceveranno le bollette, così si disse all’epoca, ed effettivamente così è stato.
In questi giorni è esplosa la rabbia di migliaia di giarresi che non vogliono sentirne di pagare l’ennesimo aumento tributario per coprire le falle del bilancio comunale; falle create dalla stessa politica che chiede sacrifici.
In questo contesto si inserisce la petizione online lanciata sul gruppo Facebook “I Vespri - Pagina Jonico-Entea”, la quale in poco più di 24 ore ha raggiunto oltre un centinaio di adesioni.
Oggetto della petizione è la richiesta indirizzata al Sindaco di ritirare la determina 75/bis.
“Nei giorni scorsi -si legge nel testo della petizione- i giarresi hanno ricevuto le bollette dell'acqua, scoprendo che il costo del servizio idrico era raddoppiato!
Il clamoroso aumento è dovuto alla "famosa" determina 75/bis voluta dall'ex Sindaco Sodano per evitare il dissesto finanziario del Comune di Giarre. Da allora sono stati in molti ad evidenziare come quest'atto amministrativo presentasse evidenti profili che inducevano a ragionevoli dubbi sulla validità legale dell'atto.
A metà novembre sui dubbi di validità e legalità, è arrivata la conferma della procura che sulle modalità che hanno portato all'adozione della 75/bis ha notificato un avviso di chiusura indagine a carico dell'ex Sindaco e del dirigente finanziario.
A questo punto, chiediamo al Sindaco Roberto Bonaccorsi di ritirare immediatamente quest'atto che oltre ad essere sotto la lente della giustizia ha gettato nella disperazione migliaia di giarresi che ogni giorno combattono con la più grande crisi dal dopoguerra ad oggi”.
Molti i cittadini che insieme alla loro firma hanno voluto lasciare anche il loro commento sulla questione, Salvatore dice: “Siamo al collasso non occorre infierire ulteriormente”, mentre Eliana spiega che “aumentare una tassa del 100% è assolutamente vergognoso ed anche se non si è il diretto responsabile, non cercare di porvi rimedio è inaccettabile”.
Nel frattempo il Sindaco ha cercato di calmare le acque affermando che non può ritirare la determina -siamo sicuri? Eminenti amministrativisti affermano il contrario- e che si è adoperato per rateizzare il costo del canone. Come se un medico una volta essersi accorto di aver dato al proprio paziente una pillola gravemente sbagliata, prescrivesse nuovamente la stessa pillola però divisa in due; alla fine il paziente, anche se più lentamente, muore lo stesso.

(Alberto Cardillo - I Vespri, 23/11/2013)

Giarre. Il Convegno del Centro per l’impiego: dai fondi europei nuove speranze contro la disoccupazione

Come incentivare le imprese a creare lavoro in questo momento di buia crisi economica? Se n’è parlato lunedì scorso presso l’Istituto Alberghiero di Giarre, ove si è svolto un convegno dal titolo “Nuove opportunità di lavoro negli incentivi a sostengo delle aziende”. Ad organizzare l’incontro è stato il Centro per l’impiego di Giarre diretto dalla Dott.ssa Nerina Patanè.
Nel parterre degli ospiti, tra gli altri, era presente un’importante delegazione dell’Ars rappresentata da: Nello Musumeci (capo dell’opposizione - Lista Musumeci), Anthony Barbagallo (Partito Democratico) e Giancarlo Cancelleri (MoVimento 5 Stelle).
Come ha avuto modo di sottolineare la Dott.ssa Patanè, i dati sono tristemente noti, la disoccupazione giovanile in Sicilia supera il 50% ed è in costante aumento il numero di giovani che non riescono ad inserirsi o reinserirsi nel mondo del lavoro; crescono in maniera esponenziale anche i giovani “rassegnati e sfiduciati”, i “neet” (cioè coloro che non studiano e non cercano lavoro).
Andrea Milazzo, presidente della CNA di Catania ha spiegato invece come sia impossibile fare impresa in Italia, poiché, nonostante gli interventi in favore dell’occupazione (L.407/90, apprendistato, ect), il peso fiscale complessivo ha superato il 68% e per questo motivo in Sicilia dall’inizio della crisi ad oggi hanno chiuso i battenti centinaia di migliaia di imprese.
Come combattere questa situazione? Secondo la Patanè una grossa mano verrà dal progetto anti-disoccupazione finanziato dall’Unione Europea, il piano“Youth Guarantee” (Garanzia Giovani).
Attraverso il Piano per la Garanzia Giovani l'Italia attuerà misure volte ad assicurare che i giovani di età compresa tra i 15 e i 24 anni ricevano una formazione adeguata alle loro attitudini e vengano opportunamente sostenuti ed indirizzati verso il mondo del lavoro. A partire dal 2014 i giovani saranno coinvolti, tra l'altro, in attività di sensibilizzazione, informazione e orientamento fin dalle scuole, verranno rafforzate le azioni nei confronti di coloro che hanno abbandonato, o rischiano di abbandonare, la scuola, verrà garantito un colloquio personalizzato sulle prospettive di studio e di lavoro, non solo dipendente. Con i fondi europei della Youth Employment Initiative e del Fondo Sociale saranno poi attivati percorsi di alternanza studio/lavoro, di avviamento al lavoro, di apprendistato, di tirocinio e di auto-imprenditorialità.
L’intervento di Giancarlo Cancelleri (M5S) è stato uno dei più apprezzati. Il parlamentare pentastellato ha attaccato le inesistenti politiche di programmazione del Governo Crocetta ed ha bollato come inutili ed inefficaci i finanziamenti per i “Cantieri Sociali”: “diamo un’elemosina a gente che ha bisogno per tre mesi, e poi? Servono interventi strutturali per favorire solidi interventi in favore del lavoro”.
Nello Musumeci (Lista Musumeci) ha criticato Crocetta, reo di non portare in aula alcun provvedimento volto allo sviluppo dell’isola. Per Musumeci, inoltre, uno dei motivi della crisi del commercio siciliano sono i centri commerciali, poiché per questi ultimi non vi è stata alcuna regolamentazione volta a limitarne la proliferazione, ciò secondo l’ex Presidente della Provincia di Catania ha ucciso il tessuto siciliano delle piccole imprese.
Anthony Barbagallo (Partito Democratico) ha invece difeso -seppur parzialmente e in maniera non convintissima- il Governo Crocetta, dicendo che si sta cercando di fare il possibile con risorse molto ridotte. Secondo l’ex lombardiano il Pd farà il possibile per stimolare Crocetta a programmare serie politiche di sviluppo.

(Alberto Cardillo - I Vespri, 23/11/2013)




sabato 16 novembre 2013

Sprechi&Politica. Giarre, Comune quasi al collasso, ma 25.000 euro (per una ditta esterna) si trovano…

A Villa Margherita si potano gli alberi, si sistemano le aiuole, si rattoppa qualche mattonella. Lavori di routine che dovrebbero essere apprezzati per la loro “normalità”.
Purtroppo, però, Giarre non è una città normale da molti anni, e la nuova maggioranza di governo, che quasi completamente è la stessa degli ultimi dieci anni, finita la luna di miele sta pian piano ritornando alle antiche usanze.
Logica politica e contabile avrebbe voluto che a risistemare Villa Margherita avrebbero dovuto essere coloro che sono preposti a questo compito, ovvero i giardinieri del Comune, e invece no, come accadeva prima accade anche oggi, è arrivata una ditta esterna che per “soli” 25.000 euro si è sostituita ai giardinieri stipendiati con le tasse (salatissime) pagate dai giarresi.
Badiamo bene che i 25.000 euro servono solo ai lavori di giardinaggio e piccola manutenzione, per interventi strutturali più importanti riguardanti soprattutto la fontana del Nettuno, è stato stimato servirebbero altri 50.000 euro. Molti si leccano già i baffi.
Ambienti della maggioranza hanno difeso questa scelta di chiamare maestranze esterne perché i giardinieri comunali non possiedono gli strumenti necessari per gli interventi che necessitava la Villa Margherita. E certo, effettivamente con 25.000 euro non ci si compra neanche “n’serraccu” (una piccola sega)…
Interrogato da noi sulla questione, Ginnunzio Musumeci (Per un’altra Giarre) espone la contrarietà dell’opposizione a questa operazione: “In un momento in cui si alzano le tasse e ci sono priorità che non possono essere realizzate per mancanza di fondi, una fra tutte è la scivola per disabili nella biblioteca, spendere 25.000 euro per il ripristino di una sola villa mi sembra un po’ eccessivo considerato che -continua Musumeci- buona parte del lavoro poteva essere svolto dai nostri giardinieri. Inoltre è accaduto un fatto spregevole poiché, nonostante le ingenti somme spese, il materiale asportato non è stato smaltito ma è stato scaricato presso il campo d’ atletica; che senso ha pulire una zona per sporcarne un'altra?
In ogni caso -chiosa Musumeci- pur non avendo condiviso questo sperpero di risorse pubbliche, spero che questa villa possa essere realmente utilizzata dai nostri concittadini e non dai soli venditori ambulanti abusivi…”.

(Alberto Cardillo - I Vespri, 16/11/2013)

sabato 9 novembre 2013

Giarre. Gli Ultras: "Sullo sport dal Sindaco solo parole"

Dopo mesi di segnali più o meno evidenti di malcontento, nei giorni scorsi è esplosa la rabbia degli ultras del Giarre Calcio. Ad acclarare la rottura di ogni dialogo con l’amministrazione -rea di non dare attenzioni al calcio e ai gravi problemi dello stadio- è stato uno striscione dai toni molto forti esposto sugli spalti dello stadio. Con questo striscione i tifosi hanno accusato il sindaco di aver sfruttato l’immagine del Giarre Calcio durante la campagna elettorale e di essersene dimenticato una volta eletto.
Per capire meglio le ragioni di questa protesta abbiamo deciso di sentire Nunzio Musumeci, rappresentante del gruppo Ultras “Kaotici”.
Musumeci, la protesta dei tifosi sulle condizioni dello stadio dura da anni. Sinteticamente può spiegarci quali interventi necessita lo stadio e che riscontro avete avuto dall'amministrazione Bonaccorsi?
Lo stadio necessita di urgenti interventi al fine di renderlo agibile. Purtroppo chi gioca in quel terreno non può usufruire degli spogliatoi perché c'è una notevole infiltrazione d’acqua, stesso discorso per la tribuna centrale dove e' saltata parte della copertura. In tutte le tre tribune non ci sono i servizi igienici. E poi potrei elencare tante altre cose ma mi fermo qui…
Purtroppo la nuova amministrazione fa finta di niente e non capiamo il perché.
Perché avete dato vita a questa protesta dai toni forti contro il sindaco?
La contestazione è nata per mandare un segnale forte a questa amministrazione e a far ricordare al sindaco le belle parole seguite da slogan inneggianti agli anni gloriosi del Giarre Calcio, quando lui era giocatore, infatti durante la campagna elettorale si fece fotografare anche con una maglia giallo-blu con su scritto Giarre Calcio.
Sempre in campagna elettorale Bonaccorsi parlò tanto di una sua elezione come “gol della promozione”, mi sa che sta diventando un autogol…
Musumeci, effettivamente, però, è anche vero che il Comune si trova in difficili condizioni economiche. Perché Giarre dovrebbe investire proprio nel calcio?
Giarre deve investire nello sport perché i giovani da Giarre stanno scappando in città limitrofe, senza dimenticare che Giarre una volta era famosa per il calcio e non per le opere incompiute. A Giarre non puoi fare sport, non puoi praticare sport, non puoi seguire lo sport che ami, la sera c'è il coprifuoco perché non organizzano nessun evento. Ma i giovani a Giarre che devono fare? Noi sappiamo che soldi non ce n’è e che quei pochi che ci sono servono per cose primarie, ma noi ultras abbiamo aspettato due mesi prima di protestare contro l’assenza della nuova amministrazione. Non abbiamo chiesto lo stadio nuovo, e neanche di sistemarlo tutto in un sol colpo, ma un minimo di impegno si, questo lo pretendiamo. Addirittura, per fare un altro esempio, quando ai bordi del campo cresce l'erba l'arbitro fa fatica a correrci sopra tanto è alta. I giardinieri del Comune che fanno?!
Noi abbiamo perfino pulito i bagni della tribuna Olimpia, anche se manca l'acqua all'interno, abbiamo pulito con le scope. Ma che dobbiamo fare di più? Ripeto, non chiediamo la luna, vogliamo solo il minimo impegno che ogni amministrazione di un paese civile deve allo sport, ai giovani e al calcio, eccellenza di questa città fino a qualche anno fa.
Senta, invece che rapporto avete voi tifosi con la società? 
Con la società Giarre Calcio siamo in buoni rapporti, d’altronde solo dei pazzi potrebbero investire nel calcio a Giarre senza impianto sportivo.
Vorrei aggiungere una cosa però.
Prego…
Noi restiamo disponibili ad incontrare il sindaco, ma se troveremo ancora un muro di fronte alle nostre richieste andremo avanti con la protesta.

(Alberto Cardillo - I Vespri, 09/11/2013)

Giarre. Piazza Duomo: decidano solo i cittadini

Durante la sua assemblea pubblica di un mese fa il Sindaco Roberto Bonaccorsi presentò un ambizioso piano di “riscatto urbano”. In mezzo ad una carrellata di importanti opere da realizzare nel breve e nel medio periodo (vedremo quante saranno cantierizzate), non passò inosservata l’”emozionante” presentazione 3D di un progetto che nell’intenzione dell’amministrazione dovrà rivoluzionare Piazza Duomo. L’idea è quella di collegare Piazza Duomo ad una riqualificata Villetta Garibaldi e al Campo Santo Vecchio (dov’è in corso la costruzione della scalinata di collegamento con la piazza), e fin qui l’idea è ampiamente condivisibile; la questione più controversa riguarda invece l’eliminazione del prolungamento di Via Garibaldi che delimita il lato nord della piazza, in modo da chiudere il traffico su quest’arteria centrale, e allargare il perimetro della già enorme piazza.
Ora, per carità, nessuno vuol ergersi ad eterno signor no ad ogni opera che rappresenti una novità, anzi il fatto che l’amministrazione si dia una progettualità di lungo periodo è un fatto positivo, però alcune scelte debbono essere meditate bene, poiché un’opera così importante va realizzata se riconosciuta in grado di dare più benefici che danni. L’aspetto certamente più importante delle conseguenze che quest’opera comporterebbe è che la chiusura del prolungamento di Via Garibaldi e, il conseguente dirottamento del traffico nell’angusta Via Barbagallo, con buonissima probabilità comporterebbero un ingolfamento della già difficilissima condizione della viabilità giarrese, specie negli orari di massimo affollamento. Per questo molti cittadini hanno espresso il loro dissenso (qualcuno propone di pensare prima alle numerose e pericolose buche sparse per le strade della città) o hanno avanzato dei dubbi, perfino alcuni consiglieri di maggioranza, a dire il vero, hanno espresso in privato la loro contrarietà.
Da qui nasce un’idea volta a far diventare i giarresi parte attiva nel processo decisionale su importanti decisioni che incideranno sul futuro della città; e certamente la chiusura di un’arteria centralissima è una decisione importante. Il Comune indica un referendum popolare e si renda promotore di una stagione nuova, dove il cittadino non sia parte attiva solo in occasione delle elezioni. Qualcuno potrà dire: “i referendum costano e il gioco non vale la candela”, ma questo problema può essere superato, magari chiedendo la collaborazione delle molte associazioni iscritte nel registro delle Consulte comunali, oppure un’altra opzione a costo zero potrebbe essere quella di aprire un portale del Comune da dedicare interamente alle consultazioni popolari.
Probabilmente questa è una proposta più “futurista” che “contemporanea”, ma il dovere di ogni buon politico e di ogni buon amministratore dovrebbe essere quello di intravedere il futuro prima degli altri. Oggi la politica recupera credibilità se in grado di stabilire un rapporto codecisionale diretto con i cittadini (ogni giorno e non ogni cinque anni), specie nella situazione di crisi attuale -di semidissesto- ove ogni euro dei contribuenti deve essere speso con cura certosina e per opere veramente utili alla collettività.

(Alberto Cardillo - I Vespri, 09/11/2013)

sabato 2 novembre 2013

Giarre. Imu seconda casa al massimo: giarresi tra rabbia e rassegnazione

«Abbiamo evitato il dissesto alla città. L'ipotesi alternativa, quella di non aumentare l'aliquota al massimo, avrebbe portato il Comune al dissesto e con il dissesto l'aliquota sarebbe aumentata al massimo ugualmente e, inoltre, sarebbero stati pregiudicati gli interessi dei lavoratori del Comune, dei creditori e della città». Roberto Bonaccorsi ha giustificato così il varo tanto temuta mazzata dell’Imu sulla seconda casa.
Insomma, secondo il Sindaco, ove non fosse arrivato questo nuovo e odioso aumento sull’Imu il Comune sarebbe fallito e addirittura sarebbero stati messi a rischio lavoratori e creditori.
Sarà vero? Vero o no, il semplice spettro del dissesto abilmente agitato da Bonaccorsi -che conosce bene i suoi polli- ha funzionato nel fare rientrare -almeno pubblicamente- i malumori interni alla maggioranza. D’altronde è di facile comprensione per chiunque che il fallimento finanziario del Comune potrebbe provocare una serie di conseguenze gravi per gli attori della politica giarrese, come ad esempio un “tutti a casa” che nessuno dei consiglieri auspica dopo solo qualche mese di consiliatura. Calza a pennello l’esempio di Nello Musumeci a proposito dei numeri non sufficienti all’Ars per sfiduciare Crocetta: “Nessun cappone auspica un Natale anticipato e tutti gli agnelli vorrebbero cancellare la Pasqua dal calendario”.
Eppure, l’aumento al massimo del balzello sulla seconda casa era già stato previsto nel piano di riequilibrio pluriennale approvato durante le “tragiche” sedute di Consiglio del 27 e 28 dicembre 2012. Vale la pena ricordarlo perché furono molti gli appartenenti alla maggioranza della signora Sodano che dissero no a quel piano, contrari ad ogni aumento di tasse. Oggi le elezioni sono ormai alle spalle, loro (i consiglieri antitasse) sono stati rieletti e siccome, mettiamola così, in questi ultimi mesi sono maturati, hanno deciso che per il bene dei giarresi era meglio ritornare sui propri passi e approvare le aliquote Imu al massimo. Tanto si vota tra quattro anni e mezzo! Ma questo lo pensano solo osservatori cattivi, per carità…
E così aumentano le tasse per ripagare gli sperperi di una classe politica largamente rappresentata nell’attuale maggioranza, gli stessi che nel 2012, tanto per fare degli esempi, ha avallato
€ 4.685.000 per un servizio di nettezza urbana che fino a qualche mese fa aveva trasformato Giarre in un set cinematografico sulla monnezza di Napoli; e ancora, € 400.000 per spese legali, € 88.000 per il verde pubblico (dove li avranno spesi?!). Infine, se spendi € 46.000 per la cancelleria e soli
€ 17.000 per la manutenzione delle scuole, il fatto che gli edifici scolastici cadano a pezzi, che Giarre non sia per nulla attrattiva e che la natalità sia sottozero, sono conseguenze del tutto naturali.
Nel frattempo sui social network la notizia dell’aumento Imu ha fatto subito scattare reazioni di rabbia miste a rassegnazione da parte di molti giarresi: “Un anno fa andavano incontro alle elezioni. Adesso hanno il posto assicurato, come dici tu, per altri 4anni e mezzo. Ma io ho una buona memoria”, dice Giovanni; “Ma quale memoria -controbatte un laconico Gabriele- C'è carenza di fosforo in questo ce**o di città”; per Salvo “questi consiglieri sono stati eletti dai giarresi...e di conseguenza meritiamo questo....sono stati eletti ancor peggio alcuni di quelli che strisciavano e ubbidivano silenziosi alla SODANO…TUTTO DETTO…W W W I GIARRESI!”.
Insomma, finita la luna di miele, per Roberto Bonaccorsi non è più sufficiente un’ottima comunicazione di stampo renziano come fatto sin qui. Se il Sindaco non vorrà essere travolto dal discredito come accaduto a quasi tutti gli attori della sua maggioranza dovrà fare cose veramente rivoluzionarie.
Infondo per essere rivoluzionari a Giarre basta poco: basta non fare rimpasti ogni 6 mesi, non piazzare amici degli amici in sottogoverni strategici, non avallare revisioni poco chiare del P.R.G.
Roberto Bonaccorsi avrà il coraggio di ribellarsi al "sistema", mettendo in discussione anche la sua poltrona?
Anche in questo caso il tempo sarà galantuomo.

(Alberto Cardillo - I Vespri, 02/11/2013)

Riposto. Ecco come si rilancia il turismo nella città del Porto dell'Etna

A poco più di tre mesi dall’insediamento della nuova giunta ripostese, anche nella città del porto dell’Etna è tempo di fare i primi bilanci.
Dando per assodato che Riposto ha una chiara vocazione turistica e che verso essa deve protendere ed investire per creare nuova ricchezza, questa settimana abbiamo deciso di porre alcune domande al Maestro Gianfranco Pappalardo Fiumara, Assessore alla Cultura; Assessore tecnico, ci tiene a precisarlo, perché anche se i rapporti politici tra il Sindaco Caragliano e i “piani alti” di Bronte pare si siano raffreddati, Lui resta sempre e comunque un uomo di sinistra.
Pappalardo Fiumara, quest’estate Riposto si è ripopolata. Che giudizio ha dei suoi primi tre mesi a capo dell'assessorato alla cultura?
Abbiamo aperto Lunedì 29 luglio di fronte ad una affollatissima conferenza stampa alle ore 11 nella suggestiva cornice di Palazzo Vigo, recuperato e rimesso a nuovo per l'occasione dopo anni di abbandono e di immobilismo della precedente Amministrazione. Alla conferenza stampa, a titolo gratuito, hanno partecipato personalità quali Ruggero Sardo, Tuccio Musumeci, Agatino Scuderi, e Andrea Raiti che, altrettanto gratuitamente, ha seguito la direzione artistica dei concerti a Palazzo Vigo. E’ stata presente l'assessore regionale ai Beni Culturali nella persona di Marina La Farina a testimonianza della vicinanza della Regione alle iniziative del nostro Comune. Il Riposto Summer Events” è stato organizzato dal comune di Riposto con il patrocinio dell’assessorato al Turismo, allo Sport e allo Spettacolo della Regione Siciliana, del Porto dell’Etna Marina di Riposto. Abbiamo confermato le aspettative con una ricca rassegna teatrale che ha visto a Riposto artisti del calibro di: Edoardo Guarnera, Manlio Dovì, Tuccio Musumeci ed Enrico Guarneri. Uno spazio è stato dedicato anche al teatro per bambini con “Il libro della giungla” (16 agosto), riadattato e diretto da Giovanna Criscuolo. La Rassegna teatrale al porto ha visto la presenza di un totale di 2370 spettatori paganti.
E poi, la celebre Alda D’Eusanio è stata ospite, invece, della 17esima edizione della manifestazione enogastronomica “Festa del pesce spada”, in programma nel borgo marinaro di Torre Archirafi il 3 e il 4 agosto. La D’Eusanio si è esibita nello stravagante spettacolo “Di cotte e di crude”. La festa del pesce spada ha registrato oltre 5000 presenze!

Si fermi Assessore, abbiamo capito che Riposto quest’anno ha avuto un boom turistico, ma come avete fatto dato che la situazione delle casse comunali non è delle più floride?La Regione ci ha finanziato 2.000 euro quale patrocinio oneroso sempre richiesto da chi vi parla e 1.500 euro quale patrocinio dell'Ars. Di queste somme abbiamo creato di fatto un risparmio in quanto il Comune aveva deliberato un totale per il Summer Events di 13.000 euro spesi tra servizi e compartecipazione alla rassegna teatrale oltre che per spese di Siae e Tasse Varie ovvero servizi.
Ci siamo tenuti dentro queste cifre, già questo credo sia miracoloso. Grazie alle mie conoscenze internazionali abbiamo ospitato artisti che hanno accettato di venire a Riposto quasi per volontariato, altri (come il sottoscritto) si sono esibiti totalmente gratuitamente.
Insomma, un gran bel lavoro che ha fatto rivivere Riposto e guadagnare molto i gestori dei tanti B&B.
Spero che l’anno prossimo il Comune potrà uscire dal regime di spesa 191, solo così potremo veramente immettere definitivamente Riposto nei circuiti internazionali dei cantieri d'arte del Mediterraneo. Le anticipo che Riposto sarà “Cantiere del Mediterraneo”.

Senta Assessore, Lei ci ha raccontato dei mirabolanti risultati ripostesi raggiunti a spese quasi irrisorie. Ma allora, secondo Lei, perché Comuni limitrofi che versano in condizioni economiche difficili ma comunque migliori rispetto a Riposto non sono in grado di dare vita a qualsivoglia evento culturale?Sono un tecnico e sto dando tutta la mia esperienza, la mia conoscenza delle culture internazionali, la mia professione e la mia esperienza anche di docente, tutto questo al servizio esclusivo della città. Noi abbiamo questi risultati. Forse perché abbiamo un Sindaco illuminato?
La chiusura tagliente e piccata dell’Assessore Pappalardo Fiumara sembra esprimere tra le righe un ulteriore segnale della piccola “cortina di ferro” che da qualche tempo sembra essere calata tra Riposto e Giarre. Insomma, i bei tempi dell’immediato post-amministrative sembrano ormai solamente un lontano ricordo.

(Alberto Cardillo - I Vespri, 02/11/2013)