Che l’opposizione “Per Un’Altra
Giarre” guidata da Salvo Andò e Salvo Vitale non fosse intenzionata a fare
sconti lo si era capito sin dall’inizio. Salta comunque all’occhio la tenacia
con la quale l’associazione politica presieduta dall’ex ministro riesca ad
essere sempre puntuale nell’analisi e nella critica dell’azione amministrativa
di Roberto Bonaccorsi.
Nell’ultima nota stampa diramata,
l’ass. “Per Un’Altra Giarre”, ha sferrato un veemente attacco politico al
Sindaco, mettendo una dietro l’altra tutte le presunte ingiustizie e fallimenti
dell’amministrazione nella gestione finanziaria e della leva fiscale dell’ente.
“Per Un’Altra Giarre -si legge
nel comunicato- ha avuto modo di denunciare pubblicamente la politica
finanziaria dell’amministrazione comunale, per le caratteristiche di scarsa
trasparenza, scarsa attendibilità e veridicità dei dati forniti, superficialità
con la quale si cerca di pareggiare i conti pubblici scaricando sui cittadini
tasse e tariffe sempre più esose che rischiano di provocare forme di ribellismo
sociale.
Questa avventurosa politica
-continua il comunicato- viene giustificata attraverso lo stato di necessità
prodotto dal rischio di dichiarare il dissesto. La conseguenza di ciò è che i
cittadini pagano tasse e tariffe da dissesto. La disinvoltura
dell’amministrazione nel fare cassa comunque non tiene conto di una situazione
economica allo stremo e costringe famiglie e imprese alla disperazione.
Riteniamo che alla base di ciò vi siano gravissime irregolarità nei conti che
continuano ad essere compiute. E’ significativo il fatto che i Revisori dei
Conti non abbiano assecondato un’attività avventurosa”.
Nella nota di “Per Un’Altra
Giarre” vengono poi snocciolati una serie di numeri, i quali, secondo l’ass. di
riferimento dell’opposizione “andoiana”, attesterebbero inquivocabilmente il
fallimento di “Robertino”:
“Cosa causerà il piano
pluriennale di risanamento (Salva Giarre) di Bonaccorsi?
Condannare i cittadini Giarresi a
pagare i costi del riequilibrio fino al 2022
Condannare i cittadini a pagare
il Servizio Idrico Integrato più di quanto realmente costa al comune. I
cittadini pagano 2.227.997* euro ma il comune ne spende 1.517.941*. Dove finisce
la differenza?
Condannare i cittadini giarresi
-conclude la nota di “Per Un’Altra Giarre”- a pagare l’ex Tarsu più di quanto
realmente costa al comune. I cittadini pagano 6,2 milioni* di euro ma il comune
spende 4,7 milioni*. Dove finisce la differenza?”
Nel frattempo a
mettere altra carne sul fuoco è stato il consigliere comunale di “Per Un’Altra
Giarre”, Giannunzio Musumeci, il quale in una intervista ad una emittente
locale, è tornato a parlare del controverso progetto di ampliamento di piazza
Duomo. La settimana scorsa, infatti, una sua interpellanza in Consiglio
comunale generò un tagliente siparietto con il Sindaco Roberto Bonaccorsi.
Musumeci, nell’intervista televisiva ha ulteriormente rincarato la dose e,
assumendosi la responsabilità sulle proprie affermazioni, ha paventato pericoli
per il redigendo Piano Regolatore, mettendo in guardia il Sindaco dall’”arrembaggio”
a Giarre di un presunto gruppo di affaristi pronto a mettere in atto una serie
di azioni speculative che potrebbero riguardare anche l’allargamento di Piazza
Duomo. Inoltre, Musumeci ha chiesto al Sindaco se fosse nelle condizioni di
affermare di non avere conflitti d’interesse sull’area interessata
dall’intervento di allargamento della Piazza.
Bonaccorsi da
parte sua ha replicato con stizza e rendendo noto che ha dato carico al suo
legale di valutare se vi siano i presupposti per querelare il consigliere
Musumeci, reo a suo dire di aver leso la sua dignità politica, professionale e
personale.
In un clima da
guerra totale non si è fatta attendere la contro risposta di “Per Un’Altra
Giarre”, la quale per mezzo di una nota stampa ha detto che “al Sindaco di Giarre è stato chiesto di
fare chiarezza non su quando l'idea dell'ampliamento di Piazza Duomo sia
maturata in lui, ma se, nel periodo di tempo in cui questa idea diveniva
formale atto dell'Amministrazione Comunale (ottobre-dicembre 2013), operazioni
immobiliari nella medesima area abbiano dato luogo all'insorgere di un
conflitto di interessi in capo a pubblici amministratori. La risposta data dal Sindaco svicola dalla questione posta (e
degrada in una favola senza alcuna morale finale). […] Ci aspettiamo solo che
alla questione posta dal consigliere Musumeci si risponda con
chiarezza:"Sia invece il vostro parlare si, si; no, no" (Matteo
5,33-37)”.
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