“Vedete questo?
-Barnard imbraccia un Crocifisso- Bene, non è il momento di chiederci chi ci ha
messi qui, ma dobbiamo trovare al più presto il modo di staccarci”.
Inizia così la lunga e interessantissima conferenza fiume di
Paolo Barnard, tenuta qualche giorno fa presso una gremita aula magna
dell’”Enrico Fermi” di Giarre.
Paolo Barnard, insieme ad economisti del calibro di Warren
Mosler e Mathew Forstater, è uno dei massimi esponenti della “Mosler Economics
Modern Money Theory for Public Purpose”. La ME-MMT è una scuola di economia che
eredita cento anni di sapere economico, partendo dall’esempio dei padri
fondatori J.M. Keynes, Abba Lerner, Hyman Minky.
Negli ultimi anni, Barnard ha chiamato in Italia i massimi
esponenti della ME-MMT, tenendo due convegni nazionali intitolati “Non eravamo
i PIIGS, torneremo Italia”, da questi convegni ne è venuto fuori un programma
di “salvezza economica nazionale”.
“L’Italia uscì distrutta dalla guerra -spiega Barnard-,
eppure nel giro di trent’anni siamo diventati una grande potenza industriale,
giungendo ad essere la quarta potenza mondiale. Poi a fine anni ’70 qualcosa ha
cominciato a cambiare, portando lentamente il Paese alle condizioni attuali:
sprofondato nella vergogna dei PIIGS, i ‘maiali’ d’Europa”.
Barnard punta il dito contro i trattati europei, in
particolare quelli associati all’eurozona: “ci hanno tolto la sovranità
costituzionale, parlamentare e monetaria. Ci hanno tolto tutto”.
Secondo la visione della ME-MMT, l’UE altro non è che un
mostro messo in piedi dalle grandi lobbies della finanza, delle banche, della
nobiltà decaduta, per arrestare l’avanzare della democrazia e quindi della
sovranità popolare.
“Nel ’79 abbiamo eletto un parlamento europeo che non può
fare leggi -spiega Barnard-, da allora dovevamo capire che l’Europa era una
truffa! E poi, ad esempio quanti cittadini conoscono i componenti della
Commissione Europea? Chi li elegge? Cosa fanno? Il problema è che negli anni in
cui sono stati fatti questi trattati capestro noi eravamo troppo impegnati a
guardarci l’ombelico”.
In questa spiegazione è importante mettere a fuoco una
verità sconcertante spesso sottovalutata o scarsamente considerata dal popolo:
la legge italiana dà la sovranità al popolo che elegge il Parlamento per darsi
delle regole. Con la cessione di sovranità all’UE, le leggi fatte a Bruxelles
da burocrati sconosciuti valgono più delle leggi italiane; un vulnus
democratico enorme.
Secondo quanto spiegato da Barnard “i Governi usciti dalla
seconda guerra mondiale, avevano individuato nella capacità dello Stato nel
gestire la moneta, l’essere regolatore dell'economia dei cittadini, e questa
era una soluzione atroce per i potentati economici, perché uno Stato sovrano,
democratico e proprietario della moneta, non può essere fermato da nessun
gruppo di potere. Nel frattempo però -continua Barnard- gli oligopoli di potere
si sono messi in moto per cancellare questo modello, partendo nell'opera di
cancellazione di questa storia. Hanno messo in piedi un piano di ‘contiguità’con
il mondo accademico, poiché, da dove escono fuori i dirigenti? Dalle
università, e infatti sono entrati lì dentro. Naturalmente sono entrati pacificamente
con le fondazioni, formando i nuovi colletti bianchi, durante e dopo
l'università (vedi Draghi, Monti, Padoa Schioppa) all’idea che questo modello
andava distrutto”.
Effettivamente, anche se il racconto di Barnard può sembrare
un po’ troppo “complottista”, il fatto che ben 254 lobbies delle banche
lavorano presso l'UE, collaborando alla redazione dei trattati, è uno
sconvolgente dato di fatto.
Insomma, secondo la ME-MMT, l’euro non è altro che
un’invenzione elitaria volta a distruggere la sovranità degli Stati, imponendogli
una moneta “straniera” da prendere in prestito dalle banche.
E anche su questo come dargli torto? Chi di noi ha votato
sull’entrata dell’Italia nell’euro?
E allora, come venire fuori da quest’incubo?
Secondo il programma steso dalla ME-MMT per l’Italia, il
nostro Paese dovrebbe uscire dall’Eurozona, cosa che a loro dire non solo non
costerebbe miliardi ma addirittura rilancerebbe di miliardi la ricchezza
nazionale, con la Piena Occupazione, la piena produzione aziendale, il rilancio
delle infrastrutture, l’arrivo di investimenti esteri, e non ultimo, il
recupero della sovranità monetaria e parlamentare. In poche parole, lo Stato si
riporta nella condizione di mettere in circolazione tanta moneta quanto ne
serve per risollevare la sottoeconomia schiacciata dall’austerity e dai
trattati europei, chiudendo il rubinetto dell’emissione di denaro una volta
rilanciata l’economia. L’interessante programma, corredato anche di molte
risposte alle tante obiezioni che vi si pongono, è interamente scaricabile su http://memmt.info/site/programma/.
L'evento è stato curato da Salvatore Lorenzo Patanè e Massimo Randazzo, con il prezioso
supporto della coordinatrice del gruppo ME-MMT siciliano Rosanna Maniscalco.
“L’incontro -dichiarano gli organizzatori- ha riscosso un successo andato ben
oltre le nostre aspettative. I meriti maggiori vanno comunque attribuiti a
Paolo Barnard, che per circa tre ore ha argomentato le teorie economiche ME-MMT,
denunciato ‘l'economicidio’ in atto nei Paesi dell'Eurozona, e risposto alle
numerose domande del pubblico. Presto nuove iniziative e nuove attività
divulgative”.
(Alberto Cardillo - I Vespri)
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