sabato 14 dicembre 2013

Barnard scalda la platea di Giarre: “Abbandonare l’Eurozona per salvare l’Italia”

“Vedete questo? -Barnard imbraccia un Crocifisso- Bene, non è il momento di chiederci chi ci ha messi qui, ma dobbiamo trovare al più presto il modo di staccarci”.
Inizia così la lunga e interessantissima conferenza fiume di Paolo Barnard, tenuta qualche giorno fa presso una gremita aula magna dell’”Enrico Fermi” di Giarre.
Paolo Barnard, insieme ad economisti del calibro di Warren Mosler e Mathew Forstater, è uno dei massimi esponenti della “Mosler Economics Modern Money Theory for Public Purpose”. La ME-MMT è una scuola di economia che eredita cento anni di sapere economico, partendo dall’esempio dei padri fondatori J.M. Keynes, Abba Lerner, Hyman Minky.
Negli ultimi anni, Barnard ha chiamato in Italia i massimi esponenti della ME-MMT, tenendo due convegni nazionali intitolati “Non eravamo i PIIGS, torneremo Italia”, da questi convegni ne è venuto fuori un programma di “salvezza economica nazionale”.
“L’Italia uscì distrutta dalla guerra -spiega Barnard-, eppure nel giro di trent’anni siamo diventati una grande potenza industriale, giungendo ad essere la quarta potenza mondiale. Poi a fine anni ’70 qualcosa ha cominciato a cambiare, portando lentamente il Paese alle condizioni attuali: sprofondato nella vergogna dei PIIGS, i ‘maiali’ d’Europa”.
Barnard punta il dito contro i trattati europei, in particolare quelli associati all’eurozona: “ci hanno tolto la sovranità costituzionale, parlamentare e monetaria. Ci hanno tolto tutto”.
Secondo la visione della ME-MMT, l’UE altro non è che un mostro messo in piedi dalle grandi lobbies della finanza, delle banche, della nobiltà decaduta, per arrestare l’avanzare della democrazia e quindi della sovranità popolare.
“Nel ’79 abbiamo eletto un parlamento europeo che non può fare leggi -spiega Barnard-, da allora dovevamo capire che l’Europa era una truffa! E poi, ad esempio quanti cittadini conoscono i componenti della Commissione Europea? Chi li elegge? Cosa fanno? Il problema è che negli anni in cui sono stati fatti questi trattati capestro noi eravamo troppo impegnati a guardarci l’ombelico”.
In questa spiegazione è importante mettere a fuoco una verità sconcertante spesso sottovalutata o scarsamente considerata dal popolo: la legge italiana dà la sovranità al popolo che elegge il Parlamento per darsi delle regole. Con la cessione di sovranità all’UE, le leggi fatte a Bruxelles da burocrati sconosciuti valgono più delle leggi italiane; un vulnus democratico enorme.
Secondo quanto spiegato da Barnard “i Governi usciti dalla seconda guerra mondiale, avevano individuato nella capacità dello Stato nel gestire la moneta, l’essere regolatore dell'economia dei cittadini, e questa era una soluzione atroce per i potentati economici, perché uno Stato sovrano, democratico e proprietario della moneta, non può essere fermato da nessun gruppo di potere. Nel frattempo però -continua Barnard- gli oligopoli di potere si sono messi in moto per cancellare questo modello, partendo nell'opera di cancellazione di questa storia. Hanno messo in piedi un piano di ‘contiguità’con il mondo accademico, poiché, da dove escono fuori i dirigenti? Dalle università, e infatti sono entrati lì dentro. Naturalmente sono entrati pacificamente con le fondazioni, formando i nuovi colletti bianchi, durante e dopo l'università (vedi Draghi, Monti, Padoa Schioppa) all’idea che questo modello andava distrutto”.
Effettivamente, anche se il racconto di Barnard può sembrare un po’ troppo “complottista”, il fatto che ben 254 lobbies delle banche lavorano presso l'UE, collaborando alla redazione dei trattati, è uno sconvolgente dato di fatto.
Insomma, secondo la ME-MMT, l’euro non è altro che un’invenzione elitaria volta a distruggere la sovranità degli Stati, imponendogli una moneta “straniera” da prendere in prestito dalle banche.
E anche su questo come dargli torto? Chi di noi ha votato sull’entrata dell’Italia nell’euro?
E allora, come venire fuori da quest’incubo?
Secondo il programma steso dalla ME-MMT per l’Italia, il nostro Paese dovrebbe uscire dall’Eurozona, cosa che a loro dire non solo non costerebbe miliardi ma addirittura rilancerebbe di miliardi la ricchezza nazionale, con la Piena Occupazione, la piena produzione aziendale, il rilancio delle infrastrutture, l’arrivo di investimenti esteri, e non ultimo, il recupero della sovranità monetaria e parlamentare. In poche parole, lo Stato si riporta nella condizione di mettere in circolazione tanta moneta quanto ne serve per risollevare la sottoeconomia schiacciata dall’austerity e dai trattati europei, chiudendo il rubinetto dell’emissione di denaro una volta rilanciata l’economia. L’interessante programma, corredato anche di molte risposte alle tante obiezioni che vi si pongono, è interamente scaricabile su http://memmt.info/site/programma/.
L'evento è stato curato da Salvatore Lorenzo Patanè e Massimo Randazzo, con il prezioso supporto della coordinatrice del gruppo ME-MMT siciliano Rosanna Maniscalco. “L’incontro -dichiarano gli organizzatori- ha riscosso un successo andato ben oltre le nostre aspettative. I meriti maggiori vanno comunque attribuiti a Paolo Barnard, che per circa tre ore ha argomentato le teorie economiche ME-MMT, denunciato ‘l'economicidio’ in atto nei Paesi dell'Eurozona, e risposto alle numerose domande del pubblico. Presto nuove iniziative e nuove attività divulgative”.

(Alberto Cardillo - I Vespri)




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