Si sono recati ai seggi solo 9616 giarresi (42%), quasi 6000 in meno rispetto alle politiche 2013.
La forte astensione ha colpito principalmente il blocco degli ex-PDL, FI e NCD che, sommando i loro voti, hanno perso oltre 2000 voti rispetto al vecchio contenitore ove erano uniti. Nonostante ciò, comunque, Forza Italia ha tenuto botta con 2278 voti (677 per Pogliese) che, visti i soli 914 di NCD che a Giarre di notevoli “bocche da fuoco” del consenso, può essere visto come un buon risultato.
Entrando nello specifico, è stato inaspettatamente di molto sotto le attese il risultato conseguito dal candidato sostenuto dal Sen. Pippo Pagano, dal Sindaco e dal più grosso gruppo consiliare, il Prof. Giovanni La Via infatti non è andato oltre le 700 preferenze, cinque anni fa ne ottenne oltre 2000.
Roberto Bonaccorsi ostenta serenità, ma questo risultato è un chiaro campanello d’allarme, con FI e Art. 4 che adesso saranno pienamente legittimati a “pretendere” maggiori posizioni di presenza.
In linea con la forte flessione nazionale anche il M5S, il partito di Grillo e Casaleggio rispetto alle scorse politiche perde qualcosa come 2019 voti, scendendo di oltre 5 punti percentuali.
Il PD fa il botto anche a Giarre, ma qui oltre a Renzi, la marcia in più è stata quella degli ospiti “invadenti” di Articolo 4, che portando alla causa di Michela Giuffrida oltre 1000 voti hanno portato quest’ultima ad essere la candidata più votata a Giarre. Quindi come in tutto il resto della Sicilia, i leanziani-sammartiniani-sudaniani ex-Dc ex-Udc ex-Mpa ex-FI, hanno mandato lanciato un messaggio di “presenza” forte e chiaro.
Più indietro ma comunque con un buon risultato “terrestre”, i candidati sostenuti dal coordinamento locale: la Chinnici con 602 voti e Fiandaca con 558 voti. Buon risultato anche per il sardo Soru (sostenuto dall’area Lab Dem) che si è attestato a 290 voti.
Nel suo complesso il PD va 600 voti oltre quelli ottenuti nel 2013, attestandosi come primo partito cittadino al 32%.
Incoraggiante il risultato del partito di Giorgia Meloni che per un soffio non ha superato lo sbarramento nazionale del 4%. FDI-AN a Giarre aumenta notevolmente i voti delle politiche, passando da 196 (1,3%) a 335 (3,5%). I candidati sostenuti dal locale coordinamento, Meloni e Pappalardo si sono attestati rispettivamente a 227 e 118 voti.
Sotto le attese il risultato della Lista Tsipras che vede eroso di circa 200 voti il suo zoccolo duro delle politiche (SEL e Lista Ingroia), attestandosi a 515 voti (5,3%). Ci si aspettava di più per una lista che esprimeva un candidato locale, Alfio Foti, il quale è molto stimato anche negli ambienti della sinistra PD (sponsorizzato tra l’altro anche da Rita Borsellino), per lui però solo 329 voti.
Infine, la cronaca di un “funerale elettorale”, il tonfo verticale degli ex montiani e tabacciani, che rispetto alle politiche hanno perso oltre 1000 voti, solo 49 voti di lista, praticamente vaporizzati.
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Le tabelle che mostrano nel dettaglio le differenze tra le elezioni politiche del 2013 e le europee della scorsa settimana |
(S.S. - I Vespri, 31/05/2014)