sabato 12 ottobre 2013

Giarre. C'è ancora "Un'altra Giarre" che vuol farsi sentire

La scorsa settimana Salvo Andò e Salvo Vitale hanno chiamato a raccolta il popolo che insieme a loro ha combattuto durante la dura campagna elettorale delle scorse amministrative di giugno.
L’occasione è stata l’assemblea pubblica convocata presso Sala Messina per presentare la nuova Associazione “Per Un’Altra Giarre”, naturale sbocco dell’omonimo Comitato Civico attorno al quale ha ruotato l’intera coalizione che ha sostenuto Salvo Andò nella corsa alla poltrona di primo cittadino.


"Durante la campagna elettorale abbiamo assunto un'obbligazione con la città -spiega Salvo Andò- promettendo che comunque fossero andate le cose non avremmo abbandonato il campo. Oggi ci ritroviamo qui, in un periodo post-elettorale solitamente considerato come "morto", invece siamo qui! Restiamo qui fare opposizione seria, pulita, legalitaria, intransigente, ad un'amministrazione assolutamente in continuità con il passato.
Il nostro -continua Andò- è un movimento aperto che va al di là delle appartenente partitiche dei singoli e saremo alleati di tutti i cittadini liberi che si troveranno sulla nostra lunghezza d'onda".
L’occasione è stata utile anche per fare il punto sui primi cento giorni dell’amministrazione e dell’opposizione. Durante il lungo pomeriggio di dibattito conclusosi quando ormai era sera, sono intervenuti numerosi cittadini e tutti i consiglieri di opposizione eletti tra le fila della coalizione capeggiata dall’ex Ministro, tutti non hanno lesinato aspre critiche all’amministrazione Bonaccorsi.
"Da me non sentirete mai parlare di opposizione costruttiva -dichiara un deciso Giannunzio Musumeci- non si può costruire con chi ha distrutto. In giunta e nel consiglio vedo le stesse facce di chi ha governato negli ultimi 10 anni, vedo inoltre gli stessi capi-bastone, deputati e senatori che hanno già in passato colonizzato Giarre. La vera discontinuità eravamo e siamo noi, ad esempio, se il 52% lo avessimo preso noi il Consiglio sarebbe stato rinnovato per il 70% con l'ingresso di ben 7 donne".
Gabriele Di Grazia (Lista Vitale per Giarre) è invece entrato nel merito di una delle tante promesse fatte dall’attuale Sindaco in campagna elettorale: “Vi interessa un'Audi A6? Il comune la vende. Vogliono 9.000 euro per un'auto di cui non si conosce lo stato e neanche il chilometraggio! Era uno spot della campagna elettorale, in realtà fonti bene informate dicono che non valga la pena neanche sistemarla.
Dicevano che avrebbero comprato un bobcat con i soldi della macchina venduta. Ne sono ancora così sicuri? Non credo. Intanto molti cittadini in buona fede c'hanno creduto”.
Anche il co-leader dell’opposizione Salvo Vitale ha bollato come inconcludente il nuovo Governo cittadino: “Quest'amministrazione ha spacciato la pulitura di due cespugli in una villetta per una rivoluzione. Certo, si dice che Giarre è più pulita di prima, ma come poteva mai essere più sporca? Qualsiasi amministrazione avrebbe avuto il dovere di rendere vivibile la città, questo entra nell'ordinario, non c'è nulla di cui vantarsi. Fin ora -continua Vitale- non abbiamo sentito una sola parola su come il Sindaco abbia intenzione di far uscire il Comune dalla grave crisi economica, ci vengono propinate cose che già sapevamo, senza dire cosa si intende fare; ecco, c’è una totale assenza di politica”. Poi l’affondo sui legami politici extragiarresi: “La verità è che questa maggioranza non ha reciso il cordone ombelicale con Bronte, le vicende come quella della nettezza urbana e il clamoroso silenzio sul progetto della regione sulle aree metropolitane -mentre gli acesi alzano la voce- provano quanto affermiamo. Fin ora niente di nuovo rispetto al passato. In atto solo una lotta contro un dirigente che, voglio sottolineare, anche noi avremmo depotenziato, ma che non può essere considerato natura di tutti i mali".
Durante i lavori dell’assemblea, a testimonianza della natura “multi-partitica” dell’opposizione unita nell’associazione “Per Un’Altra Giarre”, è intervenuta la consigliera del Pd Tania Spitaleri, la quale si è soffermata sulla politica dell’amministrazione a suo dire incentrata solo sugli spot ad effetto: “C'è poco da dire sulle cose fatte da questa amministrazione in questi primi cento giorni. Mi soffermo quindi sul metodo, e vi dico che quest'amministrazione ha saputo solo mettere in atto un meccanismo di comunicazione convulsiva e populista, si vive di post su Fb e specchietti per le allodole. Questa non è politica. Per il momento, abbiamo visto solo apparenza e un Sindaco abbastanza narcisista e chiuso a ogni confronto. La politica invece è partecipazione, militanza ideali”.
A metà dei lavori dell’assemblea è intervenuto anche il Dott. Giovanni Gulisano (Movimento Civico per Giarre), quest’ultimo eletto la scorsa settimana a Presidente della Commissione d’inchiesta sull’Ospedale di Giarre. Gulisano ha dichiarato che la commissione farà tutto quel che sarà nelle sue possibilità per evitare ulteriori depauperamenti del nosocomio giarrese.
Di amministrazione incapace di assumersi le sue possibilità ha invece parlato Raffaele Musumeci, il quale ha puntato il dito sull’ultima vicenda multe-strisce blu: “Su vicende come quella della riduzione delle multe elevate per irregolarità di chi parcheggia nelle strisce blu, bisogna dire che non è stata deliberata in giunta ma scaricano la responsabilità al Consiglio, quindi in un eventuale contenzioso che vedrebbe soccombente il Comune sarebbero i consiglieri a dover rendere conto dell'eventuale danno, non gli amministratori che tanto si vantano”.
A chiusura dei lavori Salvo Andò si è dichiarato soddisfatto della grande partecipazione all’evento, non facendo mancare una mica tanto velata punzecchiatura all’altra opposizione rappresentata dai due consiglieri “danniani” di “Città Viva”: “Sono certo che ripeteremo attività belle e partecipate come questa, magari cercando di coinvolgere anche le altre opposizioni oggi silenziose. In una città viva ci vuole un'opposizione che si fa sentire, se no la città non è più viva...".
Adesso quelli che attendo l’opposizione sono mesi fondamentali, dove dovrà essere messa alla prova la buona amalgama trovata in questo primo scorcio di consiliatura. In primo luogo bisognerà resistere alle “tentazioni del potere” che prima o poi si offriranno a chi siede in Consiglio, e poi bisognerà dimostrare che un’opposizione saggia che vuol bene alla città alza la voce quando è necessario, discute con tutti quando è possibile, propone migliorie quando è doveroso, anche ad atti proposti dalla maggioranza. Insomma, a Giarre serve un’opposizione non “costruttiva” (termine che sa tanto d’inciucio), ma responsabilmente combattiva, sempre capace di alzare la voce con giustezza senza il bisogno di strillare in maniera strumentale.

(Alberto Cardillo - I Vespri, 12/10/2013)








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