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Tutto organizzato, dunque, in una manciata di giorni,
riscuotendo un convinto plauso di turisti e addetti del settore
enogastronomico. Il prelibato frutto “mastrantonio e durona” esposto negli
stand, ha attirato un esercito di visitatori come non si vedeva da molto tempo
a Sant’Alfio, calcolabile in oltre tremila persone, testimonianza che per
attirare -o creare- turismo basta avere idee brillanti, anche in tempi di
vacche magre come quelli che viviamo. Con una manifestazione dai costi molto contingentati,
Sant’Alfio è riuscita a riproporsi sul palcoscenico delle mete turistiche
dell’Etna. Ma il vero pezzo forte della manifestazione è stata “L’infiorata tra
fiori e frutta”, giunta quest’anno alla III^ edizione, vera e propria opera
artistica liberamente ispirata alla più famosa infiorata di Noto. L’infiorata
santalfiese è stata laboriosamente realizzata dall’Associazione culturale
santalfiese con il sostegno del Sindaco Giuseppe Maria Nicotra, del giovane presidente Consiglio Renato
Finocchiaro (già distintosi nella passata consiliatura per la sua attività di
propositiva opposizione), dall’assessore al Turismo Alfio Nicolosi e da
numerosissimi giovani e meno giovani volontari armati di tanta buona volontà. La
realizzazione è stata posizionata lungo via Coviello, bardando la strada di
mille colori, con frutti e fiori. Senza dubbio la realizzazione è stata
apprezzatissima dai turisti, moltissimi ne hanno portato con loro una foto
ricordo. La manifestazione ha poi ospitato nell’atrio del Comune anche il convegno
su “La ciliegia gioiello dell’Etna. Patrimonio dell’umanità”, gli intervenuti hanno
univocamente sottolineato che il terreno vulcanico, le singolarità pedoclimatiche
ed antropiche, l’innesto a sgroppo o a pezza, le tecniche di coltivazione, di cura
e di raccolta danno alla “nostra cirasa” particolarità esclusive, dando al
nostro frutto qualità di “prima classe” con il suo unico sapore e i suoi
notevoli principi nutrizionali. Altro “bombone”, come direbbe il compianto
Maurizio Mosca, è stata la mega-torta al gusto di ciliegia, di oltre sei metri!
Tutto offerto gratuitamente a turisti, villeggianti e visitatori, e poi ad
allietare l’evento non sono mancate la musica popolare di ”Laura de Palma”, la
recita dei cantastorie e l’animazione per i più piccoli. L’impressione che
resta di questa manifestazione è che Sant’Alfio possieda ancora le potenzialità
per poter attirare grandi flussi turistici, come già dimostrato nel “boom”
degli anni novanta, quando gli amministratori dell’epoca, con una serie di manifestazioni
molto riuscite nel tempo, e valorizzando il millenario Castagno dei Cento
Cavalli (oggi patrimonio dell’UNESCO) seppero inserire Sant’Alfio nel circuito
dei Comuni turistici della Sicilia Orientale.
(Alberto Cardillo - I Vespri)
(Alberto Cardillo - I Vespri)